Seconda tradizione

La Seconda Tradizione ci invita all'unità. E' importante che una volta aperti i gruppi lo rimangano. Questo può avvenire con la partecipazione di ciascuno di noi, attraverso il servizio. Cosa significa coscienza di gruppo?
Per me significa che è importante il parere di tutti. Nei gruppi ho imparato ad ascoltare anche le persone molto diverse da me questo ha fatto crescere la mia tolleranza e ho smesso di criticare e giudicare. A volte posso non essere d'accordo con le decisioni prese, ho il diritto di dissentire in modo amorevole e rispettoso. Se nel gruppo cè armonia ci sto meglio anch'io. Nel fare servizio affido le mie paure al Potere Superiore, non voglio ripetere i soliti errori del passato, che per la paura di sbagliare o di non sentirmi all'altezza non osavo espormi, oggi mi sento più libera, certo posso sbagliare ma non sono più sola: ho Il Potere Superiore che mi ricorda che quando riesco a fare del mio meglio, a mantenere i miei impegni, a rimanere aperta e flessibile vado bene: Sto diventando grazie al programma una persona più adulta.
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Il fine del nostro gruppo è recuperarsi dalla codipendenza e quindi io qui sto nel posto giusto. Per quel fine è necessaria una sola Autorità ultima e questo mi permette di non controllare più perché c'è Dio. Mi rendo conto che se manipolo il gruppo non funziona, io non funziono. Che questo Dio sia amorevole è proprio il massimo. Il principio dell'uguaglianza interrompe il conflitto. Questo mi porta anche all'esterno di eliminare o rallentare i miei comportamenti ossessivo-compulsivi per poter entrare in contatto con i miei sentimenti. Posso astenermi dai comportamenti malati ed abbandonarmi.
Avere una relazione non disfunzionale sarà possibile se continuo a frequentare per curare la mia malattia spirituale.
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La collaborazione che trovo nei gruppi CoDA mi colpisce e desidererei avere la stessa collaborazione anche all'interno delle mie relazioni. Ho notato infatti, quanto io sia poco equilibrata, al pari di mia madre, nell'assumermi le mie responsabilità e lasciare agli altri le proprie. Come posso cambiare?
Nei gruppi posso imparare a fare la mia parte.
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La Seconda Tradizione mi insegna a prendere da tutti, mi basta rimanere aperta all'ascolto così come avviene nella coscienza di gruppo. Ora anche le persone più distanti da me si avvicinano grazie al mio cambiamento.
Fuori, questo mi permette di appartenere di più a qualsiasi contesto, a non prendermi tutte le responsabilità, ad essere più collaborativa e ad affidare.
Nel lavoro mi sento più inserita e se prima mi sentivo la migliore oggi, permetto agli altri di fare quello che possono, non pretendo più la perfezione neanche da me stessa. Io vengo qui per trovare il mio Potere Superiore, fuori vivo il piacere di ascoltare le mie paure e i miei scogli emotivi e sempre aperta all'ascolto cerco di affrontarli con l'aiuto del mio Potere Superiore.
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Voglio oggi ricordare la nascita delle prime Tradizioni, quelle di A.A.

Bill W. racconta che fu assalito da un pensiero: perché non dovrei essere pagato per questa mia attività? Tutto sommato le persone stanno meglio e possono quindi riprendere a lavorare, io invece dedicando loro tutto il mio tempo, non ho il denaro per vivere. Il ragionamento sembrava del tutto logico e sensato, anche S. Paolo affermava che al lavoro deve essere corrisposto il giusto compenso. Esternò questo suo pensiero agli amici alcolisti e quel giorno, probabilmente ci fu la prima coscienza di gruppo della storia dei gruppi dei Dodici Passi. La coscienza di gruppo stabilì che l'associazione rimanesse per sempre non professionale. Questo incidente determinò la crescita dei gruppi A.A. in tutto il mondo dove un numero incredibile di persone si sono recuperate. Questo mi fa capire, di quanto il mio ego mi possa ingannare e quanto sia importante per me ascoltare gli altri in quanto messaggeri del mio Potere Superiore. La coscienza di gruppo è la migliore cura al mio egocentrismo.

 

Gruppo CoDA Arcobaleno di Roma